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La società concessionaria - al centro delle polemiche per la tragedia del crollo del Ponte Morandi di Genova - dice in una nota di aver dato il via libera alla de-secretazione degli atti "per rispondere alle polemiche e alle strumentalizzazioni che dominano il dibattito pubblico sul tema" e dopo l'avvio da parte del governo dell'iter per la revoca della concessione.

IL DOSSIER

Il velo si alza dunque sulla concessione autostradale approvata nel 2008, ma soprattutto sull'allegato finanziario che dettaglia la remunerazione e gli investimenti previsti dal contratto. Un documento nel quale stima che la spesa per la manutenzione ordinaria della rete in sua gestione ammonti a 290 milioni l'anno, tra il 2013 e il 2038. La questione è dibattutta da anni: le concessionarie hanno sempre chiesto - e ottenuto - che non venissero resi pubblici gli accordo che riguardano gli investimenti per la ristrutturazione della rete e delle infrastrutture. Il Motivo? Sono dati sensibili - hanno sostenuto - che potrebbero favorire la concorrenza, visto che una parte delle opere viene eseguite da aziende controllate dalle stesse concessionarie.

Ecco perché il gruppo delle infrastrutture controllato dalla famiglia Benetton, ha ricordato nella sua nota come gran parte di questi documenti era stata già pubblicata sul sito web del Mit a inizio febbraio, e che la totalità dei documenti era stata già resa disponibile nella scorsa legislatura (maggio 2017) ai membri dell a commissione lavori pubblici del Senato per consultazione. "E' importante sottolineare, prosegue la nota, che nessuna norma interna o prassi internazionale prevede la pubblicazione di tali documenti relativi alle concessioni autostradali. Ciò anche per assicurare parità di condizioni sul mercato tra i vari operatori del settore, anche per il caso di nuove procedure di affidamento".

Ma è anche vero che nemmeno l'Authority dei Trasporti, che pure dovrebbe vigilare sul settore, ha mai potuto avere in visione le parti secretate. Il che potrebbe anche portare a dire come sia possibile svolgere, in queste condizioni, le funzioni di controllo e di garante del mercato. Gli unici che hanno avuto accesso - in questi anni - a tutti i dati finanziari delle convenzioni sono stati i funzionari del ministero dei Trasporti, preposti per verificare che gli impegni presi dai concessionari venissero rispettati. Verifica fondamentale perché è alla base della revisione delle tariffe che entrano in vigore a inizio anno. Ma forse, anche di questo parlerà il ministro in audizione.
 


Location : Milan, Italy Date : 2018-08-27 14:30:42